3' grezzi Ep. 686 Ma se entro, disturbo?
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Capita solo a me o anche voi, quando entrate in un luogo pubblico (negozio, museo eccetera) qui in Italia, le persone addette ai servizi sembra quasi che si scoccino a dover smettere di chiacchierare tra loro e, nel migliore dei casi, vi ignorano compleatmente? Vabbé lo so che sto generalizzando, ma l'impressione generale, rientrando in Italia dopo un soggiorno in Giappone, è che, ad esempio, le persone addette a un qualche servizio in aeroporto siano lì solo per chiacchierare, e mentre tu passi a malapena ti degnano di uno sguardo.
TRASCRIZIONE [ENG translation below]
Dopo un viaggio durato quasi 30 ore, sono tornata alla base e sono di nuovo alla mia scrivania, col mio computer, il microfono, le cuffie e tutto quanto, e anche un mouse che mi sembra essere un lusso sfrenato.
È stato un viaggio lungo e vabbè, non faticoso, perché non è che mi ci abbiano obbligato a fare questo lungo viaggio, però è stato un viaggio con diverse tappe.
Ho trascorso un brevissimo periodo in Giappone, più o meno due settimane, quindi non posso assolutamente dire di aver capito qualcosa su questo paese che rimane misterioso e meraviglioso. Però posso dire di essere rimasta molto colpita ancora una volta dal modo in cui si muove e si comporta quella società.
Lo so che è difficile fare delle generalizzazioni, però viene anche spontaneo quando si è in un posto diverso da quello dove si abita sempre e si notano delle cose che sembrano essere delle caratteristiche comuni a tutte le persone che lì abitano.
Quindi mi ha colpito tantissimo l'incredibile gentilezza di questo popolo che dove vai, vai, ti si inchinano davanti, ma veramente in qualsiasi posto: entri al supermercato, entri nei grandi magazzini e quando tu passi, anche se non ti fermi a comprare, anche se non ti fermi nemmeno a guardare quello che loro hanno, sono lì però che si inchinano al tuo passaggio. Ma anche quando vai in un museo, quando vai a vedere la mostra dei crisantemi, perché sono capitata lì nel periodo della fioritura dei crisantemi e loro ci tengono moltissimo a questo fiore, tu vai e lì ti si inchinano davanti, anche quando ci sono le persone che fermano il traffico per far uscire i camion o le macchine dai parcheggi privati, tu ti fermi li, aspetti che passi e quando poi ti danno il permesso di poter continuare a camminare ti si inchinano davanti.
Sembrano dei piccoli gesti, sembrano anche dei gesti esagerati a chi non è abituato, però in effetti poi ci fai l'abitudine, anche tu cominci a inchinarsi e apprezzi il fatto che... È brutto fare i confronti, però i confronti li faccio: ogni volta che entro in un posto qui in Italia sembra che stia disturbando le persone che lì lavorano, ma anche colpisce moltissimo l'arrivo in aeroporto e negli aeroporti italiani le persone addette a qualche servizio, a malapena ti guardano, stanno sempre a chiacchierare tra di loro, come se essere lì, come se fosse semplicemente un passare il tempo e non sembrano avere un compito da svolgere.
Vabbè, potrei parlarne ancora per ore. Mi fermo qui perché 3 minuti sono finiti. Ecco, vi lascio queste, vi lascio con questi pensieri.
TRANSLATION
After a trip that lasted almost 30 hours, I'm back at the base and I'm back at my desk, with my computer, microphone, headphones and all, and even a mouse that I feel is an unbridled luxury.
It was a long journey, and okay, not tiring, because it's not like they forced me to go on this long journey, however, it was a journey with several stops.
I spent a very short time in Japan, more or less two weeks, so I cannot by any means say that I understood anything about this country, which remains mysterious and wonderful. However, I can say that I was very impressed once again with the way that society moves and behaves.
I know it is difficult to make generalisations, however, it also comes naturally when you are in a place other than where you always live and you notice things that seem to be common characteristics of all the people who live there.
So I was so struck by the incredible kindness of these people that where you go, you go, they bow to you, but really anywhere: you go into the supermarket , you go into the department stores and when you walk by, even if you don't stop to buy, even if you don't even stop to look at what they have, they are there though bowing as you pass by. But even when you go to a museum, when you go to see the chrysanthemum exhibit, because I happened to be there at the time of the chrysanthemum bloom and they care so much about this flower, you go and there they bow to you, even when there are people stopping traffic to get trucks or cars out of private parking lots, you stop there, you wait for them to pass, and then when they give you permission to be able to continue walking they bow to you.
They seem like small gestures, they also seem like exaggerated gestures to people who are not used to them, however you actually get used to them, you also start bowing and appreciate the fact that... It's bad to make the comparisons, however I do make the comparisons: every time I enter a place here in Italy it seems like I'm disturbing the people who work there, but also it really affects a lot when you arrive at the airport and in Italian airports the people in charge of some service, they barely look at you, they're always chatting with each other, as if being there, as if it's just passing the time and they don't seem to have a task to perform.
Anyway, I could talk about it for hours more. I'll stop here because 3 minutes are up. Here, I leave you with these, I leave you with these thoughts.
…
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TRASCRIZIONE [ENG translation below]
Dopo un viaggio durato quasi 30 ore, sono tornata alla base e sono di nuovo alla mia scrivania, col mio computer, il microfono, le cuffie e tutto quanto, e anche un mouse che mi sembra essere un lusso sfrenato.
È stato un viaggio lungo e vabbè, non faticoso, perché non è che mi ci abbiano obbligato a fare questo lungo viaggio, però è stato un viaggio con diverse tappe.
Ho trascorso un brevissimo periodo in Giappone, più o meno due settimane, quindi non posso assolutamente dire di aver capito qualcosa su questo paese che rimane misterioso e meraviglioso. Però posso dire di essere rimasta molto colpita ancora una volta dal modo in cui si muove e si comporta quella società.
Lo so che è difficile fare delle generalizzazioni, però viene anche spontaneo quando si è in un posto diverso da quello dove si abita sempre e si notano delle cose che sembrano essere delle caratteristiche comuni a tutte le persone che lì abitano.
Quindi mi ha colpito tantissimo l'incredibile gentilezza di questo popolo che dove vai, vai, ti si inchinano davanti, ma veramente in qualsiasi posto: entri al supermercato, entri nei grandi magazzini e quando tu passi, anche se non ti fermi a comprare, anche se non ti fermi nemmeno a guardare quello che loro hanno, sono lì però che si inchinano al tuo passaggio. Ma anche quando vai in un museo, quando vai a vedere la mostra dei crisantemi, perché sono capitata lì nel periodo della fioritura dei crisantemi e loro ci tengono moltissimo a questo fiore, tu vai e lì ti si inchinano davanti, anche quando ci sono le persone che fermano il traffico per far uscire i camion o le macchine dai parcheggi privati, tu ti fermi li, aspetti che passi e quando poi ti danno il permesso di poter continuare a camminare ti si inchinano davanti.
Sembrano dei piccoli gesti, sembrano anche dei gesti esagerati a chi non è abituato, però in effetti poi ci fai l'abitudine, anche tu cominci a inchinarsi e apprezzi il fatto che... È brutto fare i confronti, però i confronti li faccio: ogni volta che entro in un posto qui in Italia sembra che stia disturbando le persone che lì lavorano, ma anche colpisce moltissimo l'arrivo in aeroporto e negli aeroporti italiani le persone addette a qualche servizio, a malapena ti guardano, stanno sempre a chiacchierare tra di loro, come se essere lì, come se fosse semplicemente un passare il tempo e non sembrano avere un compito da svolgere.
Vabbè, potrei parlarne ancora per ore. Mi fermo qui perché 3 minuti sono finiti. Ecco, vi lascio queste, vi lascio con questi pensieri.
TRANSLATION
After a trip that lasted almost 30 hours, I'm back at the base and I'm back at my desk, with my computer, microphone, headphones and all, and even a mouse that I feel is an unbridled luxury.
It was a long journey, and okay, not tiring, because it's not like they forced me to go on this long journey, however, it was a journey with several stops.
I spent a very short time in Japan, more or less two weeks, so I cannot by any means say that I understood anything about this country, which remains mysterious and wonderful. However, I can say that I was very impressed once again with the way that society moves and behaves.
I know it is difficult to make generalisations, however, it also comes naturally when you are in a place other than where you always live and you notice things that seem to be common characteristics of all the people who live there.
So I was so struck by the incredible kindness of these people that where you go, you go, they bow to you, but really anywhere: you go into the supermarket , you go into the department stores and when you walk by, even if you don't stop to buy, even if you don't even stop to look at what they have, they are there though bowing as you pass by. But even when you go to a museum, when you go to see the chrysanthemum exhibit, because I happened to be there at the time of the chrysanthemum bloom and they care so much about this flower, you go and there they bow to you, even when there are people stopping traffic to get trucks or cars out of private parking lots, you stop there, you wait for them to pass, and then when they give you permission to be able to continue walking they bow to you.
They seem like small gestures, they also seem like exaggerated gestures to people who are not used to them, however you actually get used to them, you also start bowing and appreciate the fact that... It's bad to make the comparisons, however I do make the comparisons: every time I enter a place here in Italy it seems like I'm disturbing the people who work there, but also it really affects a lot when you arrive at the airport and in Italian airports the people in charge of some service, they barely look at you, they're always chatting with each other, as if being there, as if it's just passing the time and they don't seem to have a task to perform.
Anyway, I could talk about it for hours more. I'll stop here because 3 minutes are up. Here, I leave you with these, I leave you with these thoughts.
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